Come superare una crisi

Crisi di coppia, personale o esistenziale: il counseling può aiutarti nel processo di empowerment

Un momento di crisi è molto frequente nella vita di ciascuno.
In questa sezione ti darò alcuni preziosi consigli per superare un momento difficile, che forse stai vivendo proprio in questo periodo.
La crisi oggi

Attualmente la parola crisi si utilizza in un numero crescente di ambiti, proprio in ragione del fatto che la pandemia da Covid-19 ha destabilizzato tanti aspetti della vita, di un grande numero di persone: crisi economica dovuta alle chiusure di molte attività, crisi del turismo a causa della riduzione della mobilità globale, crisi sanitaria per il grande numero di ricoverati in certi periodi.

Ognuno di noi si trova, in particolari momenti, ad affrontare delle difficoltà. Questi momenti possono essere effettivamente passeggeri o possono anche durare per lungo tempo. Essi possono riguardare tanti aspetti della vita, da quella privata a quella professionale/lavorativa, per passare all’ambito affettivo/famigliare.

I motivi che portano ad una crisi sono vari e spesso si intrecciano ragioni di ordine personale, con altre più legate all’ambiente o più in generale al contesto in cui si vive o si lavora. In alcuni casi, queste crisi avvengono in maniera inaspettata e rapida, trovandosi catapultati in una situazione non voluta e che può portare con sé anche una notevole sofferenza.

Il modo di affrontare una crisi è certamente personale, collegato al proprio modo di essere e al proprio carattere e, dunque, per alcune persone può essere più facile gestire la difficoltà, mentre per altri può essere molto complicato a causa di uno stato di forte stress in cui può entrare l’organismo.

La reazione allo stress è molto personale e, dipende in larga parte non solo dai propri tratti caratteriali, ma anche dalle reazioni che si sono osservate in famiglia quando si era piccoli e altresì dal fatto di essere stati esposti a fonti di stress nel periodo della prima infanzia, fase in cui si struttura la risposta allo stress e che sarà tendenzialmente mantenuta durante tutto l’arco della vita.

A seconda di come si viva la crisi, ciascuno può sviluppare emozioni diverse, anche molto intense e che possono letteralmente travolgere, come un’onda di uno tsunami, la persona che le sta sperimentando.

Le emozioni durante la crisi

La paura, in tutte le sue forme, forse è l’emozione dominante, partendo dal timore, per passare attraverso l’ansia, fino ad arrivare. in certi casi, al panico. La paura può essere causata dal fatto di non sapere come gestire la situazione attuale, o dall’incertezza del futuro: la mente umana tende a focalizzarsi poco sul momento presente, piuttosto ha la tendenza a guardare al passato o al futuro e questo è uno degli aspetti che influisce maggiormente sulle emozioni e sulle sensazioni, facendo percepire una situazione peggiore di quanto non sia.

È questa una delle cause che non fa vedere vie di uscita, dove tutto sembra destinato a non risolversi mai.

Un’altra gamma di emozioni riguarda la rabbia. Quest’ultima è spesso presente con diverse sfumature, può essere lieve, ma si può presentare anche in maniera piuttosto violenta e in modo continuativo. Questa emozione, tra le varie possibilità, scaturisce dalla situazione non voluta, dal sentirsi vincolati e non poter agire in maniera libera, dalla domanda “Perché è successo proprio a me?”.

Le emozioni percepite possono avere diverse intensità, in molti casi ci si trova ad essere investiti da esse e, questo, cambia la percezione che abbiamo della situazione, come un filtro posizionato davanti all’obiettivo della macchina fotografica che può cambiare i colori o comunque modificare l’immagine stessa.

In questa eventualità, vivere il momento di crisi, può essere ancora più difficoltoso e faticoso, le forze appaiono poche e non ci si sente in grado di poter affrontare le prove a cui la vita cui ci sta sottoponendo.

E allora che fare?

Superare un momento di crisi in 6 mosse
  • Prenderti un momento di pausa.
    Cambiare coscientemente il ritmo della propria vita può portare benefici non sperati. La maggior parte delle persone è travolta dai ritmi quotidiani, dalle incombenze lavorative e familiari e quindi quando si entra in un periodo difficile può essere utile variare questi ritmi, innanzitutto focalizzando quali sono le abitudini e gli impegni quotidiani non necessari e che, magari solo per un periodo, si possono lasciar andare. Ovviamente ogni situazione è diversa e per qualcuno può essere importante prendersi un periodo di tempo per pensare, staccando completamente dalla normali attività; per qualcun altro invece può essere migliore la scelta di eliminare qualche impegno o prendersi dei tempi di riposo durante la giornata. Il vantaggio della pausa è collegato sia al fatto che permetto al mio corpo e alla mia mente di riposare, ma anche al fatto che se si lascia la mente un po’ più libera, essa da sola più facilmente può organizzarsi per dare suggerimenti di soluzione alla situazione difficile.
  • Educarsi ad avere un’attitudine di accoglienza benevola verso quanto sta succedendo.
    Quando si entra in un momento faticoso della vita, è facile sentirsi sotto pressione ed accusare un forte stato di stress. In quel momento i pensieri sono difficili da governare e ci si trova a pensare le cose più disparate, anche quelle che in tempi “normali” non ci sarebbero state. In quei momenti è facile anche sentirsi in colpa per quanto è accaduto, ruminando sul nostro comportamento. Quanto è successo appartiene al passato e dunque il guardare agli eventi, accogliendo e accettando può essere un grande passaggio, seppur difficile. Quella da sviluppare è un’attitudine, vale a dire una diposizione d’animo, che per qualcuno può essere innata, ma è in ogni caso possibile allenare, stimolandoci in questa direzione. L’accoglienza deve essere intesa come un dire “ok, questo è quanto successo e io riparto da qui”; non è rassegnazione, non è pensare che non si può fare più niente. L’accoglienza benevola ci permette di scorgere un significato (diverso per ogni evento) nei fatti e poi di ripartire da qui, per sapere dove indirizzare i propri passi, senza che questo ci colpevolizzi.
  • Guardare oltre la crisi, con atteggiamento di fiducia.
    La crisi è un momento generalmente buio per colui/colei che la vive e in quel frangente della vita può essere difficile guardare oltre. Quello che c’è da sapere e di cui tenere conto è che, nella vita, tutte le cose sono impermanenti (termine usato nel buddismo) o provvisorie, quindi anche le cose poco piacevoli. Il momento difficile terminerà sicuramente e dunque il richiamarsi alla mente questo fatto, più volte al giorno se necessario, ci può aiutare ad affrontare meglio tutte le fatiche del periodo. Inoltre costruire una fiducia nel fatto che dopo l’oscurità, ci sarà la luce, dunque seguirà un periodo più prospero aiuta ancora una volta a mantenere alta la speranza. La fiducia è un’attitudine, che va allenata, che non sempre è spontanea, ma che può essere di grande conforto.
  • Utilizzare il respiro come strumento pratico per trovare un po’ di rilassamento.
    Il respiro è un elemento che è sempre presente, in quanto non è possibile fermare il respiro (a meno di morire). Proprio per questo fatto, esso può diventare un prezioso strumento  a cui affidarsi nei momenti difficili. Tutte le tradizioni orientali identificano nel respiro (utilizzato in maniere differenti), un mezzo per unire il corpo, la mente e lo spirito e, senza approfondire l’argomento, ecco una semplice attività pratica per calmarsi nei momenti in cui la pressione cresce. 

Prendi una posizione comoda, seduta o sdraiata. Chiudi gli occhi.
Porta la tua attenzione sul  tuo respiro e su come il tuo corposi muove intorno al respiro.
Ascolta la pancia che si gonfia e si sgonfia, ogni volta che fai un respiro.
Resta in ascolto finché ne senti la necessità.
Poi modifica volontariamente il tuo respiro, inspirando con il naso e mentre porti dentro l’aria conta fino a 4.
Ora mentre butti l’aria dalla bocca, fallo lentamente contando fino a 7.
Terminata l’espirazione, riparti con l’inspirazione in un ritmo regolare e continua prestando sempre una piccola attenzione alla sensazione di rilassamento del corpo.
Continua per 20/30 respiri o per 4/5 minuti.

Questa modalità di respiro ha diversi effetti, che possono essere riassunti nel seguente modo: il focus sul respiro abbassa l’attività del sistema nervoso parasimpatico e le conseguenze sono che il cuore rallenta la sua attività, viene stimolato il nervo vago e stiamo dicendo al nostro corpo che esso non deve affrontare nessuna minaccia, bensì si trova al sicuro.

Il respiro è uno strumento pratico, sempre disponibile, da utilizzare ogni volta che se ne sente il bisogno.

  • Non prendere decisioni sotto la spinta di un’emozione intensa.
    Come già accennato precedentemente, le emozioni possono essere travolgenti e facilmente quando si entra in uno stato di forte preoccupazione o di ansia è facile sentire l’urgenza di fare qualcosa, perché non si tollera più la sofferenza, più in generale il proprio malessere. In quel momento è facile operare delle scelte avventate, che portano magari temporaneamente ad un sollievo, per poi farci ripiombare più in basso di prima, poiché l’urgenza emotiva ci ha mostrato una realtà che non era quella corretta. Dunque, ovviamente bisogna scegliere, ma è necessario creare le condizioni migliori per questa scelta, per non lasciarla al caso, per orientarla nella maniera migliore possibile e che aiuti ad uscire dalla crisi.
    Il sentire di dover agire spinti da un bisogno impellente può essere pericoloso e quindi portare più lucidità mentale e rilassamento sono delle condizioni necessarie per un’azione mirata ed efficace.
  • Accettare di essere aiutati. In alcuni casi, chi si trova in difficoltà, per svariati motivi, tra cui il non voler dipendere da nessuno, pensa che debba risolvere la sua questione in autonomia, senza che nessuno intervenga in suo aiuto. Forse è vero che bisogna lasciare andare un po’ di orgoglio, ma chiedere un supporto innanzitutto alle persone più care intorno a noi, ci può far scoprire che sono molti quelli che ci vogliono bene e sono disposti a darci una mano. In alcuni casi, può essere necessario un aiuto più professionale, in cui un professionista ci guidi nel processo verso l’uscita dalla crisi.

Questo breve elenco, ti aiuterà a superare il momento difficile.

Ricorda che possono esserci delle fasi della vita, dove la cosa migliore è quella di stringere una relazione d’aiuto, cioè il rivolgersi ad un professionista che valorizzi le tue risorse e ti permetta una crescita verso la fine del periodo di crisi.

Il counseling può essere d’aiuto nell’affrontare con successo la crisi. Non esitare a contattarmi, sarò felice di ascoltarti per capire se posso esserti d’aiuto.

Raccontami la tua storia

Superare una crisi è possibile con le sedute di counseling.
La prima consulenza è completamente gratuita e senza impegno.
Prenota ora