Una seduta di counseling individuale, si svolge a tu per tu con il counselor; quest’ultimo, mantenendo un atteggiamento di non giudizio, favorirà la libera espressione del cliente, anche attraverso l’uso di alcune domande funzionali. Il counselor potrà anche proporre attività di respirazione o di movimento consapevole, per educare all’ascolto di se stessi
Che cos’è una sessione di counseling?
Il counseling è una relazione d’aiuto che si svolge tra un cliente ed un counselor. Durante il tempo di una seduta, che è di circa un’ora, il cliente porta con sé un bisogno o un disagio emotivo e avrà la possibilità di esprimersi liberamente, depositando quanto avverte dentro di sé.
Attraverso la parola ed entrando in relazione con il counselor, egli avrà la possibilità di guardare a se stesso con occhi diversi, da un punto di vista differente, favorendo in tal modo una soluzione a quanto sta vivendo.
Il cliente non riceverà consigli, bensì sarà attore del proprio cambiamento, assumendosi la responsabilità delle proprie azioni e del proprio vissuto, sebbene durante tutto il percorso, il counselor sarà al suo fianco per sostenerlo, dargli fiducia e fare in modo che possa utilizzare appieno le proprie risorse.
Il primo incontro
Il primo incontro ha uno scopo conoscitivo: durante questo appuntamento si cerca innanzitutto di capire quali sono le necessità del cliente.
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Qual è il motivo di consultazione?
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Quali sono i bisogni emergenti?
Sulla base di queste informazioni, è possibile stabilire insieme l’obiettivo che vuole raggiungere la persona e, si stabilisce il percorso più adatto alla situazione. Solitamente il numero delle sedute si aggira sui 10 incontri.
Come si svolge la seduta di counseling
Le sedute di counseling sono naturalmente tutte differenti tra loro, in quanto calibrate sulla persona nel momento in cui esegue la seduta stessa.
La seduta di counseling ha lo scopo di far emergere nuove idee e risorse del cliente, affinché egli possa trovare una soluzione al bisogno che sottopone al counselor.
Per favorire questa esplorazione personale il counselor utilizza diverse abilità e strumenti.
Un aspetto fondamentale nel counseling sono le domande che il counselor pone; esse hanno lo scopo sia di raccogliere informazioni, ma soprattutto di stimolare l’esplorazione interiore da parte della persona.
Esempi di domande che si pongono sulle sensazioni corporee sono:
Qual è la tua sensazione?
Dove la senti?
A che cosa assomiglia?
Queste ultime vogliono portare l’attenzione all’ascolto interiore, per far si che il cliente possa focalizzare con più precisione le sensazioni corporee, che spesso sono ignorate o a cui non si da troppa importanza.
L’esplorazione permette anche l’accesso alle emozioni, che a volte sono manifeste, altre volte stanno appena sotto la superficie e, quando si posa l’attenzione su di esse, queste diventano più chiare, arrivando ad accedere anche al loro significato più profondo.
Le emozioni, alcune volte sono davvero travolgenti e, allora, ci può essere la necessità di gestirle: in questi casi sono utili alcune tecniche corporee, in cui il respiro fa da guida. In questo modo è possibile depotenziare l’emozione, arrivando ad avere una chiarezza mentale diversa, in quanto un sentimento troppo forte può fare da filtro all’occhio dell’osservatore.
È importante quindi arrivare ad avere confidenza con le proprie emozioni, in modo da poter comprendere meglio se stessi.
Durante la seduta si parte sempre da quello che “porta” il cliente, ovvero dal vissuto, dall’esperienza o, comunque, da quello che la persona ritiene rilevante in quel momento. A partire da questo, il counselor poi guida nell’esplorazione di sé, facendo in modo che possa emergere un nuovo punto di vista rispetto alla propria situazione di partenza e quindi anche nuove possibilità.
Dove si svolge il counseling?
La seduta di counseling può svolgersi in presenza, presso lo studio del counselor o on-line.
Le due modalità sono diverse (qui ti parlo specificatamente del counseling on-line) e la scelta di una o dell’altra può derivare, per esempio, da dove si trova il cliente rispetto allo studio del professionista: se c’è molta distanza, si opterà più facilmente per una seduta in linea.
Viceversa alcune situazioni, o comunque alcune persone preferiscono avere il contatto fisico e, di conseguenza, la scelta ricadrà sul counseling in presenza. Possono esserci anche altri criteri che guidano la scelta del luogo di counseling.
Perché scegliere il counseling
I motivi che fanno avvicinare al counseling possono essere molti:
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momenti di crisi
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una difficoltà emotiva
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cambiamenti professionali
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scelte da intraprendere in un determinato passaggio della vita: scuola, università, lavoro
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difficoltà relazionali
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scelte relativamente all’indirizzo da dare alla propria vita
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scelte per promuovere la propria salute
Dunque, dall’elenco si può vedere come il counseling possa essere utile in molte situazioni. Ogni percorso di counseling è ponderato sui bisogni e sulle caratteristiche del cliente, per questo non esiste una seduta standard.
Se pensi di aver bisogno di un counselor, non esitare a contattarmi, sarò lieto di ascoltarti e costruire un percorso condiviso.