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Counseling

L’attenzione ai dettagli nelle persone altamente sensibili

By 30 Aprile 2023Marzo 6th, 2024No Comments

Le persone altamente sensibili, inizialmente studiate dalla psicologa Elaine Aron, posseggono normalmente 4 caratteristiche individuate dalla sigla inglese D.O.E.S. L’ultima di queste lettere, la S individua la sensibilità alle sfumature e ai dettagli: spesso queste persone notano più degli altri i piccoli cambiamenti, i particolari e prestano molta attenzione alle persone con cui si relazionano.

Questa sensibilità indica anche una maggiore sensibilità generale, dove le HSP hanno una reattività maggiore anche rispetto a sostanze (come la caffeina) o anche alle allergie.

Il bisogno delle PAS rispetto a questa caratteristica è che qualcuno comprenda la loro situazione, in quanto altrimenti esse si sentono troppo diverse, a volte addirittura escluse dal mondo dei “normali”

La sensibilità alle sfumature

L’alta sensibilità è un tratto della personalità, che coinvolge circa il 30% della popolazione generale. Partendo dal presupposto che non si tratta di una patologia, essa si caratterizza da 4 principali caratteristiche, che la prima psicologa che ha iniziato a studiare ha riassunto con l’acronimo D.O.E.S. dove ogni lettera descrive proprio una di queste caratteristiche.

In altri articoli, ho già descritto la D, la O e la E e ora andrò ad approfondire l’ultima lettera che è la S. Essa sta per sensitivity to subtleties, ovvero sensibilità alle sfumature.

L’alta sensibilità, in modo un poco più tecnico è definita come sensibilità del trattamento sensoriale, ovvero una modalità di elaborazione degli stimoli che arrivano al sistema nervoso, in cui lo stimolo arriva molto in profondità e resta molto tempo in elaborazione, portando con sé anche tutta una serie di comportamenti e di pensieri, tra cui il fatto di pensare molto e rimuginare sui propri pensieri. Occorre specificare che non c’è una maggior sensibilità dei recettori periferici, ovvero la vista, l’udito e gli altri sensi non sono più sviluppati.

Questa elaborazione più approfondita porta proprio anche alla capacità di una discriminazione più fine degli stimoli e questa è proprio la S.

L’attenzione ai dettagli

Una persona altamente sensibile (PAS o HSP in inglese) solitamente è in grado di dare una grande attenzione ai dettagli e anche alle persone con cui entra in relazione. Questa attenzione può essere molto grande o al contrario è azzerata, quando la persona non è in equilibrio con la sua sensibilità e quindi “chiude” i canali con l’esterno.

Da piccoli molte HSP si ricordano o gli è stato detto, che erano quasi ossessionati dal fastidio di piccole cose: le cuciture dei calzini, i lacci delle stringhe non abbastanza stretti, il fastidio delle pieghe del lenzuolo nel letto, difficoltà ad accettare nuovi cibi. In generale quindi una sensibilizzazione a cose che per altre persone sono del tutto insignificanti o a cui ci si potrebbe adattare facilmente.

Un altro aspetto importante è una sensibilità aumentata alle allergie, alle intolleranze alimentari; specifico che le allergie non vedono la loro causa nell’alta sensibilità, ma la percentuale di persone altamente sensibili che soffre di allergie e intolleranze è decisamente alta. Si potrebbe dire che l’alta sensibilità del sistema nervoso, sia accompagnata anche da una maggior sensibilità del sistema immunitario (dove in modo naturale i due sistemi sono fortemente collegati).

In questa maggior sensibilità è compresa anche una maggior suscettibilità alla caffeina, dove molte PAS dicono di non poter bere più il caffè oltre un certo orario del mattino; tra le sostanze può essere compreso anche l’alcol.

I sintomi e l’alta sensibilità

Tra le persone con alta sensibilità spesso si presentano mal di testa, dolore lombare, ma anche fibromialgia o sindrome del colon irritabile: partendo dal presupposto che questo genere di problemi è diffuso in tutta la popolazione e non solo nelle HSP, una delle ipotesi che sono state avanzate che ne spiegherebbe la diffusione è la bassa soglia di sensibilità, che aprirebbe la porta quindi al dolore e anche ad una reattività cognitiva, che favorirebbe certe forme di pensiero, che sono spesso associate a loro volta ad una cronicizzazione del dolore stesso.

Ma ancora una volta, non voglio concentrare l’attenzione solo su quelle cose che possono essere vissute come problema. La sensibilità ai dettagli cosa comporta in modo vantaggioso?

I vantaggi della sensibilità ai dettagli

Si può dire che spesso le HSP sono molto sensibili a sfumature che possono cogliere per esempio nelle opere d’arte: l’osservazione delle espressioni dei visi o dell’uso dei colori.

Poi la musica, essa può essere apprezzata in modo particolare, per l’effetto che ha su di loro, sul corpo e sulla mente, andandone a notare alcuni ritmi o l’uso specifico di alcune note.

Precedentemente ho parlato della sensibilità di dettagli che riguardano le persone, magari alcune espressioni o l’uso del non verbale: questo permette loro di cogliere delle particolarità negli altri, che li porta ad avere una maggior empatia e una profonda comprensione per coloro a cui si trovano davanti.

Seguendo poi il pensiero di Elaine Aron rispetto alle occupazioni più frequenti nell’antichità occupati dalle HSP* (e mi piace molto questa cosa), lei dice che grazie a questa riflessività e maggior empatia, esse sono in grado di occupare le posizioni di consiglieri reali, studiosi, ricercatori, terapeuti, quindi tutta una serie di ruoli che danno un importante contributo alla società e che lavorava per contenere gli impulsi dei re e dei guerrieri.

Quando una PAS è tuttavia sotto pressione o sotto stress, per lei è difficile pensare, ragionare, riflettere e di conseguenza questa sensibilità sottile viene meno, anzi è facile che non noti nemmeno le cose più evidenti.

Chi vive questo livello di sensibilità, in alcuni momenti non si sente compreso dagli altri e quindi ricerca qualcuno con cui condividere le sue sofferenze e il suo modo di pensare. Conoscere persone simili, può essere utile per sopportare meglio questo tratto, che a volte può risultare pesante.

Riuscire a mantenere la propria lucidità e a stare nella propria zona di benessere**, senza quindi sfociare nella zona di crollo dove ci si sente male, dove si è in balia dei propri pensieri e comportamenti automatici resta un elemento fondamentale per il proprio benessere e dunque poter condurre una vita che sia appagante e serena.

Il lavoro su di sé, per una crescita personale, per una maggior conoscenza personale sono l’elemento cardine per capire come comportarsi e sapere quali sono i propri limiti a cui avvicinarsi, ma senza superarli.

Dopo la lettura dell’articolo ti sei resa conto che hai anche tu un’attenzione particolare ai dettagli? Contattami qui, sarò felice di rendermi utile.

* E. Aron – Persone altamente sensibili – Cap. 6 Stare bene sul lavoro

** N. Travaini – Quaderno di decompressione per persone altamente sensibili